Di Zalone e altre cose…

Ok , passata la tempesta,giornali,televisioni,riviste, puranche un ministro si è sentito in dovere di disquisire dottamente sull’ultima prova cinematografica del nostro comico pugliese, e noi di Pagina42 chi siamo per non spendere 10 minuti del nostro tempo libero(in attesa di Tarantino) per dire la nostra,nella fattispecie la mia, sul nuovo “great white wonder” del cinema italiano “quo vado” di Checco Zalone.

Fuggo subito ogni Vostro dubbio, il film l’ho visto in un cinema oratoriale,a dir la verità ero quasi obbligato da impegni presi in precedenza, ma ,dato che l’ho visto aggratisse, posso commentarlo screvro da qualunque preconcetto.

Premetto  che non mi aspettavo poi molto da questa piece,se si può dire al di fuori dell’ambiente teatrale, ed è quello che ho avuto, un film leggerino, legato ad una comicità televisiva, con battute alquanto “telefonate” e abbastanza leggerine.

Ma come Giuseppe?? E la satira di costume , il mettere alla berlina i vizi dell’italiano medio? ma sei sicuro che non ti sei addormentato e ci stai perculando tutti inventando tutto??

No carissimi, nessuna satira di costume, cioè se chiamiamo satira il prendere in giro con luoghi comuni triti e ritriti l’attaccamento al posto fisso di un impiegato della provincia barese allora ok, ma tutto sa di già visto,letto ed immaginato anni fa , vi ricorda nulla le scenette di Tognazzi /Vianello, di Maurizio Marchesi, oppure film ,quelli si storici , di scola o monicelli?

Vi sento già dire , a queste mie parole, : “Mi sembra che tu abbia il vizio di un certo tipo di snob, facile parlar male di una cosa che è mainstream, per te solo le cose di nicchia sono valide, vabbè tornate al tuo Bunuel e non ci rompere le scatole che noi ci vediamo quello che vogliamo!!”

Che comunque và fondamentalmente bene , ognuno vede /legge/ascolta quello che vuole, anche io non amo i pink Floyd  e non voglio che nessuno cambi il suo sentire anche se è distante dai miei gusti.

Tornando a bomba sul film recensito il mio giudizio al netto di tutto è che se si vuole passare un’ora e mezza di divertimento leggero và bene , ma anche masha e l’orso allora, se da un film comico si vogliono risate ,che si discostino dal già sentito ,allora è meglio prendere altri biglietti per altri spettacoli.

voto 5/10

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gius

critica del Brizzi Enrico, e del suo (non più) inimitabile stile

Approfitto di quest’ultimo giorno di vacanza per dilungarmi su un romanzo che non mantiene le sue promesse.  in questo momento mi mancano meno di cento pagine alla sua conclusione, ma, dopo averlo letto per quattro quinti so che qualsiasi finale non cambierà il mio stato d’animo.

jack-frusciante-e-uscito-dal-gruppoIl volume di cui parlo è l’ultima fatica di Brizzi, Enrico. Non Fausto, quello che è un buon regista e si diletta di tanto in tanto con una vena drammatica interessante ed intelligente. Brizzi Enrico è e rimane uno dei miei miti di gioventù. Ho letto Jack Fruscisante è uscito dal gruppo cinque minuti dopo che era diventato parte della scuderia Baldini & Castoldi. Ancora oggi, vent’anni dopo, quasi come fosse una canzone del buon Guccini, posso dire che quel romanzo, letto all’età giusta ti prende in un vortice di sentimenti da dove prima o poi siamo transitati tutti prima di giungere all’età adulta, per quello che significhi. Il primo amore che finisce male, la scuola che non ti passa, i genitori che non ti capiscono, l’amico che muore, giovane e bello. Ecco, sono sentimenti così universali che è come scrivere mille altre storie. Solo che Brizzi lo faceva con la voce di quella generazione. Quei ragazzi che erano usciti dagli anni ’80 incerti se doversi comportare come i fratelli maggiori o fare qualcosa di nuovo. Kurt Cobain e Douglas Coupland poi pensarono a definire le pietre miliari di quella strada. Ma nel frattempo, gli imbuti cosmici dell’adolescenza sbucavano nella vita in bicicletta del vecchio Alex. Perfino quando il vecchio Alex somigliava al giovane Stefano Accorsi in una pellicola che più che altro aveva del parodistico in quel finto bolognese recitato e quella voce fuori campo stucchevole.

Quando arrivò ai tempi dell’università Bastogne, rabbrividii. Al di là del volerlo infilare a tutti i costi nella gioventù cannibale (che orribile modo di definire uno scrittore), Bastogne con il suo concentrato di violenza e jack_frusciante_uscito_dal_gruppo_stefano_accorsi_enza_negroni_011_jpg_qrawparafernalia fascista mi lasciò infastidito. Il richiamo era palesemente ad Arancia Meccanica. Ma io ci vidi parecchio Irvine Welsh, che a quei tempi divoravo. E non posso fare a meno di dire, che se pulp doveva essere, preferivo che fosse l’originale. Comprai altri libri di Brizzi negli anni, senza portarne più a termine uno. A Silvia piacque molto la trilogia distopica partita con l’inattesa piega degli eventi. So che gli anni lo hanno trasformato in un amante della camminata e magari mi sbaglio, tutto quel battere su onore e ardore fa battere un po’ troppo il cuore a destra.

Diciamo che Enrico è diventato uno di quegli amici che ai tempi del liceo tra amore e odio non si poteva fare a meno di vedersi poi, col passare degli anni ci si è persi un po’ di vista. Magari si è sentito qualche aneddoto da bar, ma, nel complesso se ci si illuminano gli occhi è solo per quei gioiosi momenti iniziali.

Invece qualche settimana fa ho letto una breve recensione del suo ultimo lavoro, il matrimonio di mio fratello. Cinquecento pagine che intendono raccontare attraverso una storia di famiglia, la storia di Italia degli ultimi quarantanni. C’è chi ha parlato del Vecchio Alex cresciuto, io non ho saputo fare molto a parte andarmelo a comprare. I pretesto della storia è anche molto originale. Due fratelli, più o meno uno ribelle e l’altro enrico_brizzi_portrait-858x1024ordinario. Crescono e poi il più grande il ribelle scompare. Il viaggio in macchina in autostrada dell’ordinario è il pretesto per ricordarsi tutta la vita intanto che si arriva al gran finale. Che, per inciso, ancora non ho letto. Ma non è proprio quello il punto.

Non voglio dissezionare il romanzo pagina per pagina, ma limitarmi a due cose : stile e contenuti.

Lo stile è povero, se penso alla freschezza linguistica dei suoi primi lavori, al disperato desiderio di cercare neologismi che esaurissero quella fretta e necessità di espressione, adesso non trovo altro. Certo, gli editor della Mondadori hanno esigenze diverse. E badate, non voglio fare per forza quello che dice che Einaudi sta a sinistra come Mondadori a Destra. La politica c’entra (c’entra sempre come direbbe Oliver Queen pre-new52) ma marginalmente. Il pubblico Mondadori è più ‘neoclassico’,  poco avvezzo alla ricerca magari. Magari è solo che il giovane Brizzi ora cresciuto si sente più a suo agio nello scrivere una storia in maniera colloquiale. ma lineare. Niente invenzioni, niente variazioni di ritmo. La tanto promessa iniezione di contesto italico si limita a brevi paragrafetti inseriti quasi come un compitino di tanto in tanto. Si parla della prima guerra del golfo menzionando due piloti italiani fatti prigionieri senza neppure menzionarli (Bellini e Cocciolone, erano famosi all’epoca porca puzzola), la Nuova Repubblica si riduce ad uno scambio di battute tra moglie e marito (è meglio l’Ulivo o forza italia, senza neppure nominare quest’ultima se non come il partito di Berlusconi). Insomma, sembra una specie di Bignami in cui si mescola la storia di questa famiglia terribilmente borghese raccontata tramite aneddoti.

E qua arriviamo ai contenuti. La percezione che se ne ha è che, ancora una volta, il cuore batta troppo a destra. Non crediatemi cattivo. Ma il fratello alpinista passa da essere un ribelle a rischiare la vita solo per desiderio di fama. Il protagonista sembra mosso solo dagli istinti più bassi : il desiderio di scopare durante la sua adolescenza, quello di fare soldi seguendo una strada facile e spianata da adulto, quello di strafarsi di cocaina guidando un’auto di grossa cilindrata . Sapete una cosa? Un film di Muccino (grande) qui verrebbe benissimo!

Adesso magari potrò venire sbaragliato dalla mera essenza dei fatti ma, se tanto mi dà tanto, come un romanzo scritto male, uno dei due muore sul finale. Senza troppi dubbi o inganni vari.

peccato.

flywas 

 

 

 

 

distillato di cultura?

 Ho preso lezioni di lettura veloce ed adesso sono capace di leggere Guerra e Pace in venti minuti. Parla della Russia.

Woody Allen

A Dicembre è stata annunciata una nuova pubblicazione libraria per i tipi di CENTURIA EDIZIONI, i libri”distillati” una sorta di “Bignami best sellers”,  l’iniziativa consiste nella pubblicazione di libri, le cui pagine vengono bellemente tagliate, ad esempio Stieg Larrson “uomini che odiano le donne ” passa da 600 pagine a 200, tutto questo per far si che,cito dall’editore :

libri-distillati

“Grazie ai Distillati, oggi possiamo goderci questi capolavori tutti d’un fiato, nel tempo di un film o di un noioso viaggio in treno. Ma cos’è esattamente un Distillato? Un Distillato è un grande best seller del nostro tempo riproposto in un’edizione “concentrata” in meno della metà delle pagine dell’originale. Un riassunto? Un’edizione semplificata? Niente affatto, ed è questo il segreto dei Distillati. Abbiamo tenuto inalterata l’atmosfera, le emozioni, la suspense e lo stile dell’autore: in questo modo a voi rimane solo il piacere di una storia senza tempo, goduta istantaneamente, “

la motivazione principale , per l’editore , di questo taglio  è che l’italiano medio non legge ,solo ed unicamente , perchè non ha tempo ,indaffarato com’è nel vivere la sua vita, per questo si cerca di farlo appassionare ai libri,agli autori ed alle storie con libercoli in cui la trama principale è presente, ma i “noiosi” personaggi secondari non sono nemmeno menzionati, una sorta di mondo alternativo in cui Sherlock Holmes pronuncia la frase “elementare!!.mio caro…nessuno!” e batman gira solitario in monoposto, non avendo Robin con sè.

Il fandom di lettori sui social network si sono prontamente adirati ed hanno sommerso il sito dell’editore di commenti ,nel caso più fortunato ,sarcastici , ma ,nella maggior parte caustici e arrabbiati.

Di solito si dice che la verità sta nel mezzo, noi abbiamo altre idee, la proposta editoriale ci sembra figlia di una cultura “bacata” in cui cose come la lettura vengono considerate marginali, facendo questo trattamento anche ad altri “svaghi”  potremmo vedere partite di calcio di 50 minuti, il festival di Sanremo con cantanti che propongono le loro canzoni con un sample di 20 secondi , intanto:” sentita la prima strofa le altre sono uguali”.

L’italiano medio, per intenderci quello che vede studio aperto, non mi sembra che spasmi per leggere , l’Italia è molto lontano dalle cima della classifica dei popoli lettori , e iniziative simili non servono,per noi, ad avvicinare nuovi lettori al mondo dell’editoria, anzi scontenta tutti quelli che nella loro vita hanno letto più di un libro di Fabio Volo.

Non ci sentiamo portatori del verbo (quello ce l’ha solo jesse custer) ma ci piacerebbe non dover mai vedere simili “cose”(e ci censuriamo da soli)

giusbi

Vivian Maier.Una fotografa ritrovata

Succede così.

Succede che cogli un dettaglio di sfuggita con uno sguardo obliquo e maledici il momento in cui hai deciso di non portarla con te. La tua amica più fidata, la tua reflex.

E fantastichi sugli innumerevoli scatti che potevi rubare alla realtà.

Vivian Maier non faceva mai questo errore.Lei e la sua Rolleiflex, macchina innovativa per l’epoca poichè utilizzava una pellicola medioformato utile agli ingrandimenti,  erano un’unica entità, un prolungamento del suo braccio, del suo occhio ed il suo secondo cuore.

Tata per la maggior parte della giornata, anima errante per il resto del tempo lungo le arterie delle sue città, New York e Chicago, scatta compulsivamente e lascia ai posteri qualcosa come 150.000 negativi e 3.000 stampe. Ma in vita non fu mai conosciuta dal pubblico. Coglie particolari di visi , mani ed espressioni immortalando sconosciuti in un originale formato quadrato che aiuta maggiormente a guidare lo sguardo.

Ma è negli autoritratti che sconvolge. Se stessa riflessa in specchi, pozzanghere e vetrine, spesso la sua ombra che  si apre e racchiudere estranei. Intreccia la sua vita a quella degli altri senza renderli partecipi ma legandoli per sempre. Tesse un filo invisibile che crea un labirinto dove è facile perdersi per poi ritrovarsi , nelle sue lenti

vivian

 

Vivian Maier fotografava per se stessa e se stessa, cercando di conservare i suoi scatti come un bene prezioso. Sessant’anni prima dell’involgarimento del concetto di autoritratto in quella pratica sgradevole che risponde al nome di Selfie, quest’artista capisce e sperimenta la possibilità di essere da entrambi i lati della cornice . Sta all’osservatore carpirne i segreti e riempire con la fantasia lo spazio intorno a lei ed alle sue ombre .

finding-vivian-maier-2013-documentary-undiscovered-photographer-self-portrait

Impenetrabile nelle espressioni del viso, sfida la camera e come una lama affilata esce dal negativo.

Le immagini odierne vivono di visualizzazioni, di voti e apprezzamenti, non sopravvivono senza fruitori.

Le immagini di Vivian Maier sono state scoperte per puro caso e portate alla luce.

Lei non aveva bisogno di like.

Puro genio.

Mathilde

 

 

Vivian Maier ” Self-Portraits” Ed. PH

” Vivian Maier. Una fotografa ritrovata” fino al 31 gennaio negli spazi Forma , via Meravigli, Milano.

 

 

 

 

 

 

 

 

il meglio del 2015

Con il 2016 oramai iniziato è tempo di fare qualche bilancio su cosa ci ha lasciato di interessante il 2015. Se devo essere onesto,  quest’ultimo anno è stato un pò scevro di colpi grossi, e, anche se il pubblico dei nerd è sempre affamato, la maggior parte delle uscite interessanti si sono concentrate nell’ultimo mese dell’anno, in cui è chiaro che le strenne Natalizie avrebbero fatto la differenza.

Se partiamo dal cinema, non possiamo non considerare il 2015 come l’anno che ci ha portato indietro Star Wars! sembrava impossibile solo una quindicina d’anni fa, quando la seconda trilogia spopolava, ma con questa pellicola JJ Abrams ha riportato in vetta il franchise. image003E dire che in pochi giorni è diventato il film con i maggiori incassi della storia del cinema, la dice lunga su come la pellicola abbia colpito nel segno. Il record come maggiori incasso era stato già sbaragliato quest’estate con il carino Jurassic World. A molti non è piaciuto. A quasi tutti è sembrato giusto un film di dinosauri. Ma, cos’altro c’era da aspettarsi? Jurassic World è piacevole proprio perchè è puro e semplice entertainmet! L’ennesimo capitolo della saga degli Avengers targato Joss Whedon scivola che è un piacere. Personaggi rppresentati perfettamente, trama avvincente ed effetti speciali da urlo. Non c’è molto altra da aggiungere, a parte, wow! Ultime tre pellicole che meritano menzione, il divertentissimo Mad Max Fury Road, completamente fuori di testa e dotato di un’estetica al limite del genio, l’interessante Boyhood che, in certi casi commuove di lacrime vere ed infine lo scoppiettante The Walk, a cui sconsiglio a tutti i deboli di cuore la visione in 3D.

les-revenants2Le serie TV quest’anno hanno raggiunto, complice l’avvento di Netflix, l’apoteosi. MEntre the Big Bang Theory produce una spassosissima stagione 8, e, naturalmente Daredevil e Jessica Jones sono due prodotti Marvel godibilissimi, il meglio lo offre la commedia indie Orange is the new Black di cui sto letteralmente divorando le prime tre stagioni. In ambito fatti strani ed inspiegabili, la seconda Stagione dei Revanants forse era meglio restasse nel cassetto. Eppure a due mesi dalla messa in onda, devo ancora capire se ne voglio di più o vorrei essermi fermato prima.  Carine le tre stagioni di Lilyhammer per finire, ma solo per i nostalgici dei Soprano. Se invece Star Wars è òa vostra medicina, correte a recuperare la seconda stagione di Rebels. orangeisblackheaderForse il character design è un po’ più giocattoloso dell’incomparabili sei stagioni di the clone wars, ma la storia sta crescendo. A vista d’occhio.

In ambito di scrittura mi sento di consigliare solo due volumoni veramente eccezionali. Da una parte il ritorno col botto di Fred Vargas quest’anno regala una meravigliosa rentree per il commisario Adamsberg. Come tutti gli anni in cui c’è un romanzo fresco della Vargas, le nottate di agosto sono il periodo migliore per goderne. E anche quest’anno, la missione è riuscita. La storia è tra le più intricate. Una trama abbastanza lineare ma, in compenso, un intreccio quasi barocco! Per gli amanti delle ripoposizioni, quest’anno ha segnato l’uscita della nuova edizione di Moby Dick. So bene che molti si saranno dedicati a questo volume nell’edizione tradotta da Pavese, mentre altri avranno direttamente abbandonato la fatica scoraggiati dall’incombente numero di pagine. 9788845280672Ma credetemi, questa edizione rende giustizia alla storia originaria, restituendone epicità e tremebondo vigore!  Se siete come me, incapaci di vivere senza un briciolo di magia nel cuore, non potrete ignorare la nuova edizione illustrata del primo romanzo di Harry Potter. Le illustrazioni sono davvero gradevoli, simili il giusto a quelle della trasposizione filmica. Bompiani infine ci diletta e dopo l’atlante dei luoghi maledetti, quest’anno dà alle stampe l’atlante delle città abbandonate che, grazie ad uno stile molto vintage diventa un prodotto godibilissimo ed un ottimo source book per gli amanti del buon vecchio Martyn Mystere. A proposito di fumetti, quest’anno i grandi volumi brossurati non sono certo mancati. Mi sento di menzionare a tutti i costi l’omnibus dell’Orion di Walter Simonson, solo in lingua originale. 5949883Orion è certamente uno dei personaggi più interessanti creati da Jack Kirby, e Simonson, sin dai tempi del suo primo Thor, ha dimostrato di saper fare miracoli con mitologia ed evoluzione. per gli amanti di Ken Parker va segnalata la nuova edizione del meglio delle storiein formato cartonato. Questa volta cartonate. Anche il ritorno di Corto Maltese è da segnalare sul calendario anche se fa uno strano effetto non leggervi accanto il nome di Hugo Pratt. Nel frattempo, non resta che applaudire alla Panini Comics altri due volumi della Guardia dei Topi e l’idea di proporre, in maniera identica agli originali i cicli di sei storie in volume di Moon Knight e She-Hulk. Per la verità, tutti i volumi cartonati a dorso bianco della serie MArvel Now andrebbero considerati, vista l’altissima qualità del prodotto.

In ambito videoludico, mentre devo ancora confrontatmi col nuovo Fallout, posso confermarvi che i giochi dell’anno sono stati il terzo the the-witcher-3-2-05Witcher, semplicemente spettacolare ed il nuovo Batman Arkham Knight con tutta la sua vagonata di DLC. Qualche riserva continuo a nutrirla per il nuovissimo Assassin’s Creed, mentre mi sebra che Rise of Tomb Rider sia tra le poche esclusive temporali Xbox One che possa fungere da killer application!

Musicalmente il mio Spotify mi dice che i Foo Fighters hanno padroneggiato le mie ore passate ad ascoltare musica. Eppure secondo me è stato un grande anno per Jesse Malin e Ryan Adams. ed in ambito ristampe per Bruce Springsteen e la sua collezione dedicata a the river. Dal punto di vista dance il nuovo lavoro dei Chemical Brothers non delude e, a dirla tutta, il mio amore incondizionato va a Giorgio Moroder ed al suo trionfale rientro sulle scene. 971430Bellissimi anche i nuovi lavori di Public Broadcasting Service e Calibro 45. In ambito italiano, il miglior album è quello di cover Dylaninane di DeGregori. Con una menzione speciale allo Stato Sociale!

insomma un anno interessante, che per il momento chiude qui!.

Fino alla prossima!

flywas

risposta alla teoria dei 40 plotholes di star wars VII(attenzione contiene spoiler!!)

Questo potrebbe essere l’ultimo articolo su Star Wars che scrivo… quest anno!

Ma è da un po’ che mi ronza in testa. E soprattutto è una goduria per gli haters. MI spiego, è sempre più facile che all’uscita di un nuovo Qualcosa gli appassionati vadano in sollucchero e gli haters trovino una ragione qualsiasi per smantellarne i contenuti con qualsiasi mezzo. Spesso sono i vecchi fan delusi, quelli che ‘sanno loro com’era il Vero Qualcosa’, altre volte sono i bastian contrari che non accettano che quando Qualcosa esce deve per forza essere bello, e allora per amore di polemica lo smantellano. star-wars-il-risveglio-della-forza_notiziaAltre volte, e giuro che questa è una delle cose che più mi turba del web, gli Haters, i Troll o come diavolo volete chiamarli si scagliano contro quel Qualcosa solo perchè, bè è fico e qualcuno deve pur farlo.

Va tutto bene, per quanto possa ferire una spada, pure se virtuale, alla fine sono solo chiacchiere di fan, ma, quando quel Qualcosa è Star Wars allora, perdincibacco, mi sento di indossare la mia sgargiante armatura e partire alla carica dei miei mulini a vento.

é da un pò di tempo che gira una lista dei 40 motivi per cui il nuovo The Force Awakens faccia pena. Io parto dai punti americani e vediamo di ragionarci su. per mantenere un minimo di onestà intellettuale vi confermo che prima di decidermi a scriverne ho letto solo i primi punti, gli altri li scopriremo assieme, per cui, se dovessero essere ragionevoli, bè, spoiler alert, vorrà dire che i troll questa volta hanno fatto un buon lavoro.

 

  1. To blow up the 120-km “Death Star” inStar Wars, the rebels needed detailed plans for the base and a full-scale invasion force — as well as the supernatural targeting skills of the most powerful Force-user in the galaxy. 

 

Invece per il risveglio della Forza è bastato un discreto bombardamento a tappeto per distruggere la Starkiller. Non è proprio così. Se ci pensate Han discute sul fatto che il pianeta è circondato con degli scudi e solo una manovra azzardata potrebbe permetter loro di atterrarci. Tipo uscire direttamente dall’iperspazio  nella stratosfera. Cosa che probabilmene non riesce neppure a Poe Dameran malgrado le sue capacità, ma ad Han Solo si. Inoltre il supporto di Finn è vitale per capire dove siano dislocatii geograficamente (stiamo parlando di un pianeta dopotutto) gli obiettivi vitali. La Morte Nera era più simile ad una grande astronave per cui logicamente era progettata per essere inespugnabile su larga misura. La Starkiller è un pianeta che gioca con energie termodinamiche, ha senso pensare che una volta eliminate le strutture che cercano di contenere quelle energie il resto faccia facilmente kaboom.

 

  1. The wily Han Solo loses track of his most prized possession, the Millennium Falcon, for more than a dozen years.

 

Si Han si è perso il Millenium nell’universo. ovvio che fa fatica a trovarlo. Se vi ricordate, Rey dice che la nave non vola da dodici anni. E’ ragionevole pensare che in quel periodo sia rimasta completamente spenta senza nessun segnale transponder. Ovvio che, appena è di nuovo in volo, il suo legittimo propietario riconosce la frequenza e gli va dietro.

 

  1. Kylo Ren, a powerful Force-user, fights a light saber duel with an ex-janitor who has never held a light saber

 

Star-Wars-Force-Awakens-Han-Solo-Rey-featureFinn non è soltanto un addetto alle pulizie. Fermate la macchina del fango. In qualsiasi esercito le reclute hanno manzioni domestiche prima di essere spedite sul campo di battaglia. E poi non è che sia così bravo con la spada laser. Le prende prima da un assaltatore (freddato da Han). Contro Kylo é arrabbiato, e tiene botta. Ricordatevi che Kylo è stato appena ferito da Chewie e fa fatica a stare in piedi. Continua a sbattersi il fianco per il dolore ed ha pur sempre appena ucciso il padre. Evento che, probabilmente non lo rende lucido al massimo e non gli fa usare la Forza per annientare Finn.

 

  1. Rey becomes nearly as effective a Force-user in a few hours as Luke Skywalker did in a few years.

 

Non è vero. Pensate al trucco Jedi con il soldato che la tiene prigioniera. Deve ripeterlo tre volte prima di aver successo. E’ abbastanza probabile che lei sappia molto sui Jedi (a parte i probabili legami di parentela non ancora svelati), Han le dce che è ‘tutto vero’. Probabilmente lei sta solo facendo dei tentativi che, per via del suo potere tendono a funzionare. Inoltre quando Kylo tenta di leggere la sua mente, Rey legge la sua. Quindi può anche darsi che qualcosa la abbia appresa nel passaggio. Nessuno ha poi mai detto che Luke fosse il più potente Jedi della galassia. Può benissimo essere che ne esistanto di più potenti.

 

  1. Just minutes before Starkiller Base explodes, Supreme Leader Snoke tells Hux to go get Kylo Ren and take him off the planet.

 

E Kylo malgrado sia andato in giro per il pianeta viene recuperato. A parte che non deve essere troppo lontano dalla base dove fa fuori Han, ma seriamente, questo genere di cose, per cui funziona la sospensione dell’incredulità, succedono in tutti i film. Darth Vader alla fine di episodio IV fiene scaraventato nel cosmo con un piccolo TIE danneggiato a seguito dell’esplosione di un’astronave di 16 km, ma in episodio V è là bello bello senza intoppi. Queste cose succedono in continuazione, ad eroi e cattivi, altrimenti non avremmo storie da raccontare.

 

 

  1. The reason Ren was slowly bleeding to death — instead of being dead by Rey’s hand — is that a massive a chasm had just miraculously opened up in the several feet between the two of them.

 

Ancora una volta. Volevate una trilogia od un singolo film?

 

  1. Rey, who has never left her home planet since she was a child, can speak Wookie.

 

Vero. Un pianeta mercantile come Jakku dove sembrano convivere più razze di quanto un ecosistema possa contenenre originarimamente. Se per questo BB8 non è compreso da Finn, ma da Rey si. E questo è molto più preoccupante.

NOn è vero che nell’universo di SW nessuno capisce il Wookie. Lo fa Han, e Yoda nella nuova trilogia. E per la fine di Episodio VI anche Luke e Leila sembrano comprenderlo. I droidi protocollari poi, parlano più di sei milioni di forme di comunicazione…

 

  1. It’s okay that Poe survived a Tie Fighter crash; after all, so did Finn.

 

Questa è buona. Se per questo Poe dice a Finn quando lo reincontra ‘mi hanno detto che mi hai salvato’. Quando? Come? Mettiamola così, una scena in più con Poe che veniva salvato da un paracadute non avrebbe fatto male, ma di sicuro avrebbe nuociuto al ritmo del film. Se vogliamo essere onesti, almeno a questo punto, Poe è poco più di una comparsa, ammesso che non faccia il suo figurone, come credo, in Rogue One, Capo Nero non è poi così vitale, se non per vendere modellini di X-Wing neri e arancio.

 

  1. What is all this nonsense about the First Order only wanting to destroy the Republic because the Republic is supporting the Resistance?

 

Primo, la Starkiller diventa operativa solo nel film. Quindi prima non ha alcun potere. In secondo luogo, per come la vedo io, la Nuova Repubblica è molto più piccola dell’impero, e malgrado ciò finanzia e supporta la resistenza che opera, però in territorio del Nuovo Ordine. E’ logico pensare che un’organizzazione totalitaria risponda in maniera terroristica distruggendo la fonte delle risorse della resistenza. Ah, non distrugge tutta la repubblica, distrugge solo il sistema dove c’è il senato. In pratica tagliano la testa al serpente.

 

  1. For that matter, why is it made to seem like the entire Republic is centered in just one star system?

 

downloadLa differenza tra Ribellione e Resistenza è stata menzionata più volte da Abrams. LA Resistenza ha un ruolo più attivo. Ed infatti va a rompere le uova nel paniere ad un’organizzazione, il primo ordine che opera distintamente dalla repubblica. Nella trilogia classica i ribelli esistevano perchè si stavano smeplicemente opponendo all’unico governo esistente, l’impero.

La Starkiller distrugge il senato della repubblica e invade il pianeta di Maz perchè là è stato localizzato il droide che cercano : che senso avrebbe distruggere da lontano quel pianeta?

 

  1. Kylo Ren is the head of the Knights of Ren, but there are no other Knights of Ren in the movie.

 

Possiamo aspettare il resto della Trilogia, please. E comunque, nella visione di Rey, si vede Ren circondato da altri figuri vestiti approssimativamente come lui. Chi saranno mai ?

 

  1. Captain Phasma is supposed to be a big-deal character inThe Force Awakens,

 

per far felice il marketing. In questo episodio non c’è spazio per tutti. E Phasma è un po’ la versione del nuovo Ordine di Poe, un bel character che probabilmente ci dirà molto più avanti. Pensate a Darth MAul, poteva essere un character spettacolare, e finisce taglaito in due nel primo film della trilogia.

 

  1. Really? Was there no previous order Finn had ever refused to execute?

 

Finn è un giovane assaltatore. Può benissimo essere che quella s Jakku sia la sua prima missione sul campo. Nulla di strano in vedere una recluta che non si pone problmei morali fintanto che è in addestramento e va poi in crisi in azione.

 

  1. Finn is an ex-janitor who goes AWOL from a Stormtrooper force numbering in the tens of thousands.

 

Finn è un disertore, come tale è completmaente logico che tema di essere catturato e condannato a morte. Decide di non uccidere per l’Ordine per la crudeltà che lo comanda. Moralmente non si pone il problema di far secchi altri Assaltatori. Sono loro i cattivi, no ?

Ci siamo già passati. Ma Nesuno dice che Finn era solo un domestico. Quella era solo una sua mansione prima di essere assegnato ad un ruolo più attivo.

 

  1. Let’s be clear: Han’s son joins the First Order, and Luke’s attempts to train new Jedis goes horribly wrong, and both men respond to these setbacks by, well,abandoning the Resistance to be utterly slaughtered by the First Order.

 

Han ha perso un figlio nel modo più orribile. Lo stesso ragazzo ha causato la distruzione della scuola Jedi (chi altri se no?). Luke non è scappato, è alla ricerca del primo tempio Jedi. Presumibilmente è alla ricerca di qualcosa. Leia continua a combattere o meglio, torna a combattere dopo la dipartita di Ben. Ricordatevi ildialogo tra Han e Leia : ‘sono tornato a fare quello che sapevo fare meglio’ ‘ anche io’.  Leia comprende il marito e di certo il fratello. Non tutti possono combattere a dispetto di tutto.

 

  1. By the end of the movie, the impression is left that every single First Order soldier is dead besides Supreme Leader Snoke, General Hux, and Kylo Ren.

 

e quindi a cosa serve Luke? prima di tutto, chi dice che il nuovo ordine, che rimpiazza l’intero Impero concentri tutte le sue forze su un’unica base? Lo stesso Ren suggerisce che Snoke potrebbe sempre tornare ad utilizzare cloni dopotutto. E anche se Snoke e Ren (e tutti gli altri cavalieri) fossero i soli cattivi rimasti, servirebbe comunque la forza dei jedi per portare equilibrio. Ricordatevi che nella saga si è sempre parlato di equilibrio, mai di prevalenza di una delle parti sull’altra.

 

  1. Why does General Hux need to gatherall of his troopsjust to tell them he’s about to press a button and destroy the entire Republic? 

 

Si tratta ovviamente di propaganda. Non penserete davvero che un atto del genere non venga ripreso e trasmesso in tutti i pianeti dell’Ordine?

 

  1. How pissy is it of Luke to (a) abandon the Resistance, and then (b) leave an obnoxiously coy trail of bread-crumbs to sort of (but not really) help people find him (at some unspecified time)?

 

Luke non è stato allenato completamente. Se nella vecchia repubblica i giovani padawan cominciavano l’addestramento da bambini non si può pensare che Luke in poco tempo abbia appreso tutto. Perciò è normale che durante una crisi possa farsi prendere dal panico o andare alla ricerca di una fonte di apprendimento alternativo. In più Luke ha lavorato con Ben Solo per cui è possibilissimo che il nuovo ordine abbia una parte del suo percorso. Possibilmente Luke aveva individuato la strada per quel tempio

Star Wars: The Force AwakensPh: Film Frame ©Lucasfilm 2015

Star Wars: The Force Awakens Ph: Film Frame ©Lucasfilm 2015

già prima che Ben si ribellasse.

 

  1. Why wasn’t the Resistance able to access R2D2’s data archivesat any pointover the course of the many years Luke was gone?

 

Perchè mai la resistenza dovrebbe pensare che Luke abbia un back-up dei suoi dati in R2. In più, con tutto quello che succede, forse quello sarebbe proprio l’ultimo pensiero.

 

  1. When the Resistance finally figures out where Luke is, after looking for him for many years, why do they send only Chewbacca and a random girl who Leia just met to collect him?

 

Questa è ovvia. R2 serve da garanzia che il percorso è stato raggiunto per conto della ribellione e non dell’ordine. Chewie e Rey sono la nuova coppia del Falcon. Ed in più mentre il primo dovrà raccontare la fine di Han, Rei è chiaramente un jedi potente che necessita di essere addestrato. Rappresenta un nuovo stimolo per Luke.

 

  1. Kylo Ren has such a Force-enabled sense of where his father is in the Galaxy that when his father lands on Starkiller Base, Ren immediately exclaims to himself, “Solo!”

 

Ren percepisce Han sulla Starkiller ma non nel pianeta di Maz. E’ plausibile pensare che sul pianeta di Maz Han non si aspetti di vedere Ren, quindi lo nota quando lui sta già andando via con Rey in braccio. Data l’instabilità di Ren è anche pensabile che in quel momento li sia tutto focalizzato da Rey. Sulla Sarkiller la missione di Han è redimere Kylo quindi è abbastanza probabile che ce lo abbia chiaro in mente.

 

  1. How lame is Han’s attempt to convert his son?

 

credete davvero che negli occhi di un padre, il figlio sia capace di fare del male ?

 

  1. Why do Rey and Finn just stand by watching as Ren murders Han?

 

Il colpo di scena è telefonato, vero. ma serve a dare phatos e motivazione ai personaggi. In più Finn e Rey sono appena di recenti entrati nella meccanica di Han, che è un eroe per loro. Molto semplicemente restano a guardare cosa ha in mente. Come Chewie e tutti gli assaltatori peraltro.

 

  1. Rey says that the Millennium Falcon is “garbage” and hasn’t been flown in many, many years.

 

Il Millenium si è sempre presentato male. Ricordatevi la reazione di Luke su Tattoine.  Il suo potenziale è sempre stato nel motore, ricordatevi la rotta di Kessel in meno di 12 parsec. Plutt lo tiene là perchè quello che fa è accumulare tesori in attesa di buone occasioni. Che magari non si sono mai presentati

 

  1. Why does Plutt offer Rey 250 times her usual pay for BB-8 and then, when she says “no,” simply tell some of his heavies to just steal it?

 

star_wars_7_il_risveglio_della_forzaAndiamo, nessun cattivo non fa un’offerta ragionevole prima di ottenere tutto con la forza. Metodi bruti destano attenzione e sono solo l’ultima ratio.

 

  1. Maz Kanata is a friend to the Resistance.

 

Ma Jedi E resistenza sono due cose differenti. é per questo che non parla a nessuno della spada che Luke perde (assieme alla mano) su Bespin. Di Fatto è la spada a trovare un jedi, non viceversa.

 

  1. How did Kylo Ren manage to get Darth Vader’s mask into his little fetish den?

 

Vader è stato cremato sulla luna boscosa di Endor. c’era persino una prima versione della sceneggiatura che vedeva Ren andare a recuperare i resti meccanici del nonno. Rey ha un casco da pilota perchè probabilmente è un cimelio di famiglia. Se pensate al bambolotto che tiene in casa probabilmente è il padre ad essere uno Stellapilota. Teedo lascia andare facilmente BB8 con Rey. Non gli interessa o è un trucco mentale jedi ?

 

  1. How does Finn find Rey’s settlement

 

cammina cammina… 

 

  1. Who trained Rey to fight with a staff as effectively as she does

 

visto il tipo di ambiente in cui vide, è abbastanza difficile credere che non sia sopravissuta senza conoscere un trucco o due. E poi è pur sempre una jedi, no ?

 

  1. If Finn is such a good guy that he would try to save Rey the moment he saw she was in distress,doesn’t it further call into question just how in the world the order to kill civilians on Jakku was thefirst time he’d ever had qualms about doing something the First Order had asked him to do?

 

Quella su Jakku è chiaramente la sua missione operativa. e sul mondo di Maz spiega chiaramente che lui non vuole avere nulla a che fare con L’ordine dopo averli visti all’opera.

 

 

  1. Given that all Poe knows about Finn is that he’s a First Order defector, why does he seem happy to see Finn just seconds after (and perhaps as) BB-8 tells him Finn is alive?

 

1439544045_star-wars-the-force-awakens-hires-1-600x335a parte il fatto che lo salva da morte certa ?

 

  1. Kylo Ren takes his mask off pretty readily, and in pretty mixed company, for someone determined to wear super uncomfortable headgear perpetually.

 

credo che la maschera gli serva solo per mantenere il rispetto dei sottoposti. che comunque lo considerano già un bambino viziato. Quando si leva la maschera esce la natura di Ben, viziato e desideroso di potere. Kylo è corrotto dal bene, non dal male. Ma in Rey riconosce qualcuno.

 

  1. Why does Kylo Ren assign just a single Stormtrooper to guard Rey,

 

Rey si rende a malapena conto di essere una jedi. E’ stata torturata ed ha subito quello che non esito a definire uno stupro mentale da Ren. E’ improgionata ad una macchina. Dove dovrebbe andare ?

 

  1. How do the Rathtars on Han’s freighter get loose?

 

Rey sblocca i fusibili sbagliati, è ovvio, lei per prima ammette di aver aperto le porte sbagliate.

 

  1. Why do the Rathtars immediately kill every human they encounter — except Finn, who is randomly dragged off just long enough to be rescued?

 

ancora la sospensione dell’incredulità. probabilmente si sono già cibati a sufficienza e tengono lui per dopo.

 

 

  1. Why are all Stormtroopers human (or humanoid)?

 

L’impero era palesemento pro uomo. probabilmente anche l’ordine.

 

  1. If basically everyone in the Galaxy knows the Force is not a myth — for instance, every single Stormtrooper in the First Order, who has seen Kylo Ren use it or heard tell of him using it; every single person in the Resistance, who knows the Resistance is looking for Luke Skywalker; every single person in the Republic, which was first established in part by the heroism of the Jedis — how is the existence of the Force atotalshock to Rey?

 

la galassia mi sembra un pò troppo grande per fare un’assunzione di questo genere. Poi, un conto è sentire parlare di qualcosa, un altro è vederla o sentire un racconto di chi l’ha vista davvero!

 

  1. Is Supreme Leader Snoke actually a giant?

 

Secondo me sono solo manie di grandezze. ma chi può dirlo ? Anche fosse, perchè non dovrebbe essere una razza di giganti? è un universo enorme.

 

  1. Why would the First Order spend untold quadrillions of [insert unit of money here] to build the Starkiller Base, when a similar concept and design plan had twice before been destroyed with minimal difficulty by the rebels?

 

i ribelli erano una forza interna all’impero. la resistenza esterna. Inoltre al contrario delle due morti nera (la seconda poi era molto più grande della prima), la starkiller è costruita su un pianeta, quindi risolve problemni tecnici molto più complciati. E’ capace di mandare a segno colpi sparati in iper spazio. Sirei che per contenenere tanta energia solo un pianeta può servire. In più, al di là della similitudine sferica, cosa rimane ? se fosse stata una space destroyer gigantesca, avrebbe cambiato il senso del discorso ?

 

  1. Is there any other film franchise in the history of cinema that would be permitted, by its fans and by critics, to recycle so many plot points?

 

vero. c’è una trama ciclica. ma un intreccio assolutamente nuovo. Una struttura ciclica non necessariamente è pigrizia, potrebbe benissimo essere una scelta stilistica che, in più, funziona.  in più questo capitolo serviva per rimettere la saga nella giusa carreggiata per cui ci sta che abbiano fatto riferimento stretto a tutto quello che è apparso in passato. Sono i prossimi due capitoli che faranno la differenza vera.

 

Più cinicamente, Einstein diceva che solo i pazzi sono convinti che ripetendo le cose nello stesso modo si possano ottenere riusltati diversi. Episodio IV è sato un successo mondiale, no ?

 

Eccoci qui. se gli haters avevao solo questo direi che è stta ben poca fatica rispondere per le rime!

la forza scorre potente in noi nerd

flywas

il Tarantino dei Comics (uno dei tanti)

La Bao Publishing si sta rivelando ogni giorno di più una casa editrice 1447328123_astrogammacoraggiosa. E’ difficile in un panorama, asfittico e sovrappopolato da manga e comics riuscire a ricavarsi una nicchia per il fumetto d’autore sia esso d’oltreocano o, come sempre più spesso nostrano. E’ peraltro molto bello constatare che c’è vita oltre il Bonellide sui nostri lidi. Uno degli autori più blasonati, e curati da Bao, è il romano LRNZ, al secolo Lorenzo Ceccotti. LRNZ graphic designer che non nasconde il suo sproporzionato amore per tutto quello che proveniente dal lontano Oriente, specialmente manga e videogiochi, lo potete trovare in questi giorni ad illustrare l’ultimo romanzo di Haruki Murakami per Feltrinelli. Il suo stile mescola in maniera abbastanza efficiente lo stile manga anni ’70-’80, vale a dire linee di velocità, retini a profusione e occhioni coperti da ciocche di capelli ribelli, con un retrogusto spassionatamente più europeo. Alcune scelte stilistiche sono mediate direttamente dal suo design. L’influsso dei videogiochi, di matrice nipponica è sempre dietro l’angolo.

Apprezzabile, è il fatto che LRNZ ambienti le sue storie in Italia. Certo non la stessa Roma di Zerocalcare, ma quella di Astrogamma, sua opera prima di recente ristamata per Bao è decisamente Roma. Magari Roma come la vedremmo un maestro del cinema pulp, ma pur sempre Roma. Anche nel più recente Golem, la storia è ambientata in una Milano quasi Cyberpunk, ma quella è un’altra storia.

astrogamma1Torniamo ad Astrogamma. Pubblicata serialmente su HobbyComics rivista del collettivo Superamici, ha decisamente il taglio dell’opera che si gioca il tutto per tutto senza guardare in faccia a nulla. Coadiuvato da Alessandro Caroni aidialoghi, Astrogramma è un atto d’amore verso i Kaiju (i tipici mostri giganti gommosi delle pellicole giapponesi, di recente tornati in voga grazie all’immenso Pacific Rim).  Senza dare eccessive spiegazioni (e questo magari è un po’ il limite della storia) gli insetti e gli aracnidi diventano improvvisamente giganti per via di una stella marina che sembra essere in qualche modo un esperimento governativo. A farne le spese sono gli abitanti del litorale romano inclusi Davide, Bea ed Uria, tre ragazzi che si godono l’estate. Davide sembra essere la prima vittima predestinata senonchè  scappando dalla città Davide e Bea si inbattono in un essere antromorfo con una stella sul petto altro sessanta metri e intendo a provare alcune prese di wrestling contro un gigantesco scarafaggio stercorario.

L’azione è indiscutibilmente adrenalica. Il vero problema della storia è che l’amore verso i maestri diventa sin troppo morboso e a tratti è perfettamente evidente che si sta assistendo ad una rilettura in chiave moderna del classico di Go Nagai, Devilman. Non parlo del supereroe verde della Toei Animation, ma proprio della creatura demoniaca originale. Nagai ha sempre saputo ricavare il meglio dai rapporti deviati e dalla fusione con il male più assoluto. Il rapporto tra Davide ed Uria e tra Uria e Davide ricalca per bene il dualismo Ryo/Akira, e, fatte le debite proporzioni crea qualcosa di derivativo ma allo stesso tempo godibile. Voglio dire, anche Tarantino ha creato la sua carriera su uno stile lrnzmurakami0citazionista e revisionista. Quello che auspico per LRNZ è di ricordarsi di essere anche il Signor Ceccotti e di imparare a far convivere al meglio queste due anime senza lasciarne prevalere una sola. Altrimenti, perchè dover leggere una copia se si hanno a disposizione gli originali ?

flywas

Decscender : fantascienza derivativa

Approfittando delle vibrazioni emanate Star Wars, questa settimana mi sono dedicato all’ultima fatica targata Image Comics firmata Jeff Lemire and Dustin Nguyen, Descender.

Descender_01-1Alla mia solita fumetteria sono stato uno dei pochi ad avvicinarsi al cartonato nero. Ma la copertina acquerellata di Nguyen era irresistibile nella sua iconicità (ci arriveremo tra poco). E non ultima l’editore. Image ultimamente significa sempre più originalità ed imprevedibilità. E l’editore italiano, Bao Publishing, sta davvero facendo un ottimo lavoro per diffondere il fumetto di un certo tipo in Italia.

Insomma, l’idea era quella di avvicinarsi ad una saga di fantascienza dal respiro moderno ma in grado di trattare tematiche universali e profondi. E di sicuro l’analisi dell’Io inteso come dibattito tra artificiale e naturale è sempre stato un topos della fantascienza d’autore. Tema per altro tornato recentissimamente in voga un po’ in tutti i media. Pensiamo all’Ex Machina di Alex Garland uscito al cinema la scorsa estate. Ed anche l’ambito videoludico non è da meno se consideriamo che all’ultimo E3 è AIstata annunciata l’ultima fatica dei geni di Quantic Dream, Detroit.

Insomma in un panorama puntellato da città infestate da zombie la ricomparsa delle intelligenze artificiali potrebbe somigliare ad un piacevole divertissement. De resto dibattere di una creatura che diventa prima cosciente e quindi senziente fino a porsi la più fondamentale di tutte le domande non è così drammaticamente differente dal dibattere del rapporto tra uomo e dio.

E leggendo la storia di Tim-21  forse è questo genere di temi che mi sarei immaginato di trovare.

Al contrario, già dalla quarta di copertina i rimandi ad altre space opera più o meno moderne mi è sembrato scontato. Nell’universo immaginato da Lemire un’invasione aliena ha portato allo sterminio di tutte le intelligenze universali per via di una rinnovata fobia. Si entra nel vivo della storia quando, dieci anni dopo l’arrivo dei Mieititori in un pianetoide minerario si risveglia Tim-21 l’ultimo modello di bambino artificiale. Il suo risveglio oltre a svelare un segreto terribile sulle origini dei Mietitori scatena una caccia da parte del Consiglio Galattico Unito.11190916_ori

Un momento? avete detto AI e Mietitori ? vi dice qualcosa ? Dovrebbe.

Partiamo però dall’ambientazione. Il mondo dove è ambientato Tim-21 è terribilmente approssimativo. Lemire usa termini generici come Mega cosmo e Consiglio Galattico Unito sperando che da soli rimandino ad un’immaginario ben preciso. Il solo effetto che riesce ad ottenere è quello di un continuum derivativo e banale. Le varie razze che popolano l’universo di Descender somigliano in tutto e per tutto a quello che si potrebbe trovare in un episodio di Babylon-5 . E non cito la serie sci-fi più odiata da Sheldon Cooper a caso. MA torniamo al concetto stesso di Mietitore. Se la prima di copertina è figlia sia del classico A.I. voluto da Spielberg dopo aver letto gli appunti di Kubrik che del più moderno Ex-Machina, la quarta di copertina, dove vengono più o meno riuniti i personaggi del cast ha attivato un rimando speciale immediato : Mass Effect. LA trilogia di fantascienza ideata da Bioware per le console di vecchia generazione è di sicuro la fonte a cui Lemire si abbevera più spesso.

Al di là che sono proprio i Mieititori, la razza artificiale che fa da antagonista all’evoluzione della civiltà, lo stesso legame con il protagonista è delineato in modo simile.

Nguyen non è da meno. Al di là delle inquadrature classiche e del solito storytelling, il suo è un lavoro molto accademico. Pochi i guizzi narrativi ed il rimando al character design del suddetto MAss Effect è pesantemente costante, soprattutto nella parte relativa ai droidi. Un solo elemento spicca a favore, ed è la colorazione a tinte pastello, che trasmette un tocco più da BD che da fumetto Image.

Mass_Effect_partyInsomma al di là dei grandi nomi di cartellone, il progetto presenta delle idee piuttosto comuni senza neppure prendersi la briga di rimescolarle un pochino. Ed è un vero peccato soprattutto per la Imagine che fa un passo indietro clamoroso ritornando di fatto alla casa editrice derivativa e scopiazzatrice degli albori.

 

flywas

 

 

 

Di nuovo Beatles/ancora Beatles

Il 6 novembre è stata la data in cui venne immesso(re-immesso per le tracce audio) sul mercato la raccolta dei Beatles 1, qui accompagnata da una edizione chiamata 1+ con tutte le canzoni dell’album in versione video.

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Prima di tutto è d’uopo un pò di storia, diamine , non serve spiegare chi sono i Beatles, penso che ben pochi nel mondo non abbiano mai ascoltato una canzone dei quattro musicisti di Liverpool,l’albim in questione venne editato una prima volta nel 2000 e l’intento era di mettere insieme ,in un solo cd , tutte le canzoni che sono state al numero uno delle chrts inglesi, dunque nessuna novità, nessuna rarità , ma le canzoni più famose del quartetto,.
Un’operazione che era rivolta dunque prevalentemente alla massa di ascoltatori,lasciando un pò da parte i fan /collezionisti(che comunque avevano appena avuto la monumentale raccolta di “anthology” ).
La raccolta vendette da subito bene , mandando il gruppo al primo posto delle classifiche di mezzo mondo.
Ora dopo 15 anni la universal ci riprova con una ristampa con un pò di pepe in più, per ogni canzone del cd vi è sul primo dvd (di due) l’equivalente filmato d’epoca, si tratta di filmati live, oppure di esibizioni in spettacoli televisivi o degli antesignani dei moderni videoclip,i Beatles infatti sono stati i primi , negli anni sessanta , a registrare e filmare l’eseguzione delle canzoni per essere trasmesse senza che loro fossero presenti in studio.
il secondo dvd contiene una selezione di filmati “rari” si va da registrazione di prove in studio a pezzi di film a “videomontaggi” fatti a posteriori.
nella confezione “deluxe” anche un libercolo di 124 pagine scritto da richard havers,critico musicale e giornalista,che commenta le tracce
Il mio giudizio,da appassionato beatlesiano, su questa operazione non è del tutto positivo, onestamente non si sentiva la mancanza dellla riproposizione di canzoni ristampate milemila volte, dall’altra parte capisco che in un periodo di vacche magre per il mercato discografico, le case editrici vadano sul sicuro per far cassa; altresì ,dopo aver visto i video ,mi sorge l’impressione che si sia fatta una scelta “strana” in alcuni casi , montando diverse esibizioni e poi sincronizzando il brano sulle immagini, in alcuni passaggi il labiale non segue le parole oppure l’assolo non viene eseguito dalla solista, la mia mi sembra più di un’impressione ,vedasi “get back” sul tetto di Londra ,dal film let it be , oppure “revolution”
Il tutto riconoscendo la cura del restauro dei video ,che ,riacquistano luminosità e saturazione,specilmente in quelli del secondo periodo
Se operazioni del genere possono aiutare a far conoscere i grandi della musica auspico che i possano ripetere ,magari aggiungendo anche qualcosa di veramente raro per accontentare i tuttologi del gruppo, anche per il fatto che i Beatles incisero centinaia di ore di musica.
voto confezione 7/10
voto artistico 9/10

giusbi

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Star Wars Episodio VII : attenzione spoiler alert!

L’ho fatto. Dopo una notte insonne, consumata nell’attesa, questa mattina allo spettacolo delle 10:00 ero in sala Energia al cinema Arcadia aspettando che lo schermo si colorasse di nero e mi trasportasse in una galassia lontana lontana. star_wars_7_il_risveglio_della_forza

Era il momento della verità. il franchise sarebbe stato maledetto per sempre da una serie di sequel paccottiglia o finalmente la Forza sarebbe tornata a scorrere potente in tutti noi?

Ho atteso. Ho pazientato e, alla fine, mi sono immerso nell’universo che una volta fu appannaggio di George Lucas.

Pochi giorni fa ho scritto che per JJ Abrams nutro fiducia illimitata. E’ cresciuto vedendo quei film, ne ha apprezzato il linguaggio e, quando ci si è confrontato (Super 8, i due Star Trek) ha saputo infondere linfa nuova ad idee che oramai fanno parte dell’immaginario comune. La sua chiave di lettura è ultramoderna e spesse volte coraggiosa.

Perciò cosa aspettarmi da questo Star Wars?

Devo dire molto. Sono passate tre ore da quando sono scorsi i titoli di coda (e ce ne vogliono altre 5 perchè torni a rivederlo) e l’entusiasmo ancora non mi scende. Ci sono alcuni punti che meritano di essere analizzati più approfonditamente, perciò attenzione, spoiler alert!

Cominciamo dall’antefatto. L’impero è scomparso dopo Yavin ma un nuovo ordine ne ha preso il posto. Una organizzazione che ne ha ereditato la gerarchia, la fascinazione per il lato oscuro e gli stormtrooper in parata. C’è una Resistenza. Attenzione a questa differenza tre Ribellione (pre Yavin) e Resistenza. In america ci hanno messo tanto l’accento. Personalmente l’impatto che percepisco è che trent’anni dopo l’imperatore si sta ancora combattendo una battaglia per la libertà dal giogo di un potere assolutista. Che ha un leader molto, molto affascinante. L’impatto grafico è simile a quello di un Thanos in stile cinematic universe, ma la mia potrebbe benissimo essere un’ottica viziata.

Quello che manca, e che conduce a questa nuova storyline è la ricerca di Luke Skywalker, scomparso dopo che un suo allievo (indovinate chi ?) è passato al lato oscuro.

Le vicende che vengono messe in moto da questa ricerca porteranno Finn e Rey i due protagonisti indiscussi ad incontrarsi e ad incontrare una pletora di vecchie glorie suscitando più e più volte calorosi applausi da parte del pubblico in sala.

Credetimi è difficilissimo scriverne evitando di parlare degli eventi. Mi limito a dire un paio di cosette :

Dal punto di vista estetico, il film è una delizia per gli occhi dal primo all’ultimo momento. Il design di veicoli e archittetture è necessariamente figlio della prima trilogia, pur inglobando alcuni particolari che derivano dai manga e per certi versi dal fumetto europeo di fantascienza. Lo stacco più evidente è con la seconda trilogia.

Non c’è più quella grandeur imperiale, quei palazzi fastosi o quelle civiltà aliene molto, molto cartonesche. Al contrario il panorama di Episodio VII è connesso direttamente alla trilogia classica, con una tecnologia se possibile ancora più rugginosa e fatisciente. Tutto viene riciclato, nulla luccica. Basta pensare a dove incontriamo per la prima volta Rey (intenta a recuperare pezzi dai rottami di una star destroyer) , al braccio rosso di C3PO, tutto è vittima dell’entropia. Lo stile survivalista di Abrams predomina anche nella nuova arma, la Starkiller che vanta un’estetica apocalittica.

Dal punto di vista dell’interpretazione dei personaggi e della saga non posso che essere soddisfatto. Tutti rimangono fedeli a loro stessi pur evidenziando una evoluziona precisa e dannatamente moderna. Ogni tanto si percepisce un pò un area da attrazione turistica di Star Wars (Mamma guarda Akbar!) ma alla fine l’effetto nostalgia non riesce a prevalere. E, anzi, si è subito rapiti dal nuovo canone che non fa mancare per nulla l’Universo Espanso.

1439544045_star-wars-the-force-awakens-hires-1-600x335E qui siamo al tasto dolente : avevano ragione. Abrams non poteva muoversi liberamente in un canone di libri, fumetti e games durato trent’anni. Ha mantenuto qualche buona idea, ma, necessariamente, l’universo che ha cominciato a delineare in questo primo episodio aveva bisogno di più aria. Ci sarà comunque un nipote di Anakin che si chiama Ben, non temete (ristata sinistra!).

Da questo punto di vista il marketing è stato geniale. Hanno fatto trapelare un mare di aringhe rosse e veramente poco di quello che ci si aspettava (e di supposizioni in quest’anno ne abbiamo sentite tante) alla fine compare sullo schermo. Solo un colpo di scena, sul finale, avevo previsto. Ma non aspettatevi che vi dica quale!

Non si può che essere contenti del distacco pressochè totale dalla seconda trilogia. anche dopo 136 minuti, non c’è un solo istante di quel senso di inadeguatezza che si percepiva neglia anni duemila. Il canone di Star Wars è tornato sul serio, e questa volta non ci sarà nessun Jar Jar Binks a mandarcelo di traverso.

La trama è molto interessante e lascia parecchi presupposti per i prossimi episodi. Se vogliamo è l’unica furbata di Abrams (che però anche i ragazzi di Bioware adottarono scrtivendo la sceneggiatura di Knights of the old republic per il primo xbox)*. Ma tutto è estremamente ben bilanciato  da un intreccio, denso ed emotivamente coinvolgente. Ci sono risvolti intensi ed insospettabili. E almeno tre o quattro punti davvero ben gestiti.

Se devo fare un paragone con tutti i film usciti fino ad ora, direi che per realizzazione tecnica, tematiche e zeitgast, questo potrebbe essere di gran lunga il più bel Star Wars mai girato. Di certo Il più bello dal 1983.

E se questo non è abbastanza…

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*SPOILER ALERT la trama è archetipica e ricalca sotto un certo punto di vista quella di a new hope. Almeno, gli eventi chiavi sono gli stessi : La ribellione entra in possesso di dati segreti. L’ordine nuovo cerca di recuperarli e cattura qualcuno. Un droide scappa con le informazioni. Incontriamo il cattivo Sith. Il droide incontra il Jedi inconsapevole ed insieme incontrano il cacciatore di taglie. Fuga sul millenium Falcon. Un sistema viene distrutto. Si stabilisce un legame emotivo con il Sith. Il Jedi incontra il suo destino e recupera una spada laser. C’è un piano per distruggere il planetoide arma segreta. Muore il vecchio saggio. I ribelli vingono e sono pronti a fare il passo successivo.

Tutto vero. Ma è come dire che le canzoni sono oltre un certo punto banali perchè composte tutte dalle solite 12 note. Lasciate fare a melodia e assoli prima…

 

flywas